martedì 16 novembre 2010

SABATO 20 NOVEMBRE: FEED NOISE WITH NOISE VOL.2



Seconda edizione del festival
noise/indie/post-punk
Tanta musica, tanto rumore,
spazio distro, birra, sgabei e amicizia!

ON STAGE:

TITOR
Hardcore n' roll da Torino (con componenti di Bellicosi, Sickhead e Distruzione)
(www.myspace.com/titorisdead)

X-STATE RIDE
Hardcore melodico da Reggio Emilia
(www.myspace.com/xstateride)

MERKAWA
Indie/noise La Spezia
(www.myspace.com/merkawa)

MIRIAM MELLERIN
Noise rock/industrial da Pisa
(www.myspace.com/miriammellerin)

VIOLACIDA
Post-punk da Lucca
(www.myspace.com/violacidamente)


Inizio concerti ore 21.30

martedì 9 novembre 2010

VENERDI 12/11 CONCERTO BENEFIT PER TONINO E LEO

SOLIDARIETA'PER TONINO E LEO

Il primo maggio 2010 a Napoli la polizia permette ad un gruppo di fascisti di avvicinarsi al corteo che sfila, inscenando provocazioni e minacce. I compagni reagiscono allontanandoli. Uno dei fascisiti si rifugia in un negozio, dove scoppia una rissa, e ne esce con alcune ferite da taglio. Mesi dopo la polizia arresta due persone. Una di queste è Tonino, compagno e fratello di tutti noi

Il 20 Luglio si è svolta a Lucca l'ultima udienza del processo a Leo. La richiesta della P.M. era di 6 anni per rapina con l'aggravante di terrorismo, la corte ha escluso l'aggravante confermando però una condanna a 6 anni di reclusione.
Un processo lungo, una sentenza già scritta, non solo per i cinque minuti di camera di consiglio che sono serviti ai giudici per decidere, ma anche per il clima repressivo che contraddistingue ormai da anni la Toscana e per l'andamento più generale che vede il potere imporsi sempre più nel tentativo di eliminare ogni nemico che più o meno coscientemente gli si para davanti.

Ci fa inevitabilmente rabbia sapere che Leo rimarrà ancora in galera, non stupisce che gli abbiano voluto far pagare il suo essere anarchico, l'aver sempre portato avanti a testa alta le sue idee, con determinazione le lotte, con la pratica il suo amore per la libertà. Molto spesso ci siamo trovati a parlare e ad occuparci di repressione, anche quando avremmo preferito dedicare tutte le energie alle lotte senza "rincorrere" le scadenze che ci venivano "imposte".

Questi anni però ci hanno fatto riflettere molto su quanto sia stata e sia fondamentale una solidarietà attiva e concreta ai compagni e alle compagne, tanto più se imprigionati.
A loro, infatti, viene fatto pagare il prezzo di una guerra dichiarata contro una realtà inaccettabile.
Noi al loro fianco continuiamo a preferire l'attacco al nemico allo sterile piagnisteo sulle sue brutture. Preferiamo non fermarci impotenti di fronte agli ostacoli che incontriamo sul nostro percorso, ma cercare il modo di scavalcarli.

LA LIBERTA' NON SI MENDICA MA SI CONQUISTA!
QUANDO COLPISCONO UNO DI NOI INTENDONO TUTTI!
LA RABBIA NON SI PLACA, IL PENSIERO E IL CUORE A LEO.

sul palco
A R R A C H
hardcore metal da TOULOUSE (F)
http://www.myspace.com/arrach
E V O L U T I O N S O F A R
punk harcore da SPEZIA
http://www.myspace.com/evolutionsofar
D A N N I C R I T I C I
bazooka hip hop da SPEZIA
http://www.myspace.com/djaladinsp

lunedì 8 novembre 2010

FINCHE' C'E' GUERRA C'E' SPERANZA

Il 7 novembre una delle principali associazioni ricreative della nostra città, la UISP, ha organizzato e promosso insieme al comune e alla provincia una corsa podistica militare civile, dal sapore antico e fascista, e che non a caso cade nel periodo delle celebrazione delle forze armate.

Certo, il ricordo non può che andare al ventennio fascista, con le sue corse podistiche e amenità varie, con il suo slogan mens sana in corpore sano, e alle sue campagne di colonizzazione/conquista mascherate dalla retorica dei suoi valori razzisti e discriminatori. 
Del resto, come stupirsi....questo quadro sembra descrivere molto bene anche il mondo in cui viviamo noi, in cui interi popoli vengono massacrati in nome dei valori della democrazia...

Ma con questa corsa la UISP che, da statuto, opera per il benessere dei cittadini, i valori di dignità umana, di non violenza e solidarietà tra le persone e tra i popoli e coopera con quanti condividono questi principi, ed il cui presidente regionale ha un percorso alle spalle di obiezione alle leva militare, si spinge un po più in là e, costruendo un connubio nefasto fra sport e guerra, si candida ad essere il portavoce della legittimazione e accettazione delle forze armate. 
Questo progetto, in corso da anni, non solo in questa città ma in tutta Italia, usando le armi della propaganda, cerca di farci dimenticare quali siano le ragioni e le conseguenze della guerra di conquista e di distruzione, vuole farci dimenticare che, distante dai nostri occhi, i nostri ragazzi uccidono, stuprano e torturano civili. 

E così piano piano ma ogni giorno di più la guerra è accettata e le forze armate, assassine e devastatrici, sono diventate i nostri paladini e amici di sempre. 
Per amore della logica, ci sarebbe da chiedersi cosa ne pensano in Iraq, o in Libano o in Somalia, ma anche senza andare troppo in là, gli immigrati rinchiusi nei CIE o gli studenti ed i manifestanti che vengono sempre più spesso picchiati dalla polizia

...ma forse tutto questo non compete a chi con e di guerra vive e sopravvive.

E così, tornando a noi, la città dopo essersi riempita di slogan per la pace e diritti, come è successo in questi giorni durante Exodus, dopo essersi riempita di bandierine varie della pace o luci o lucette in ricordo delle vittime di guerra, e dopo essersi spesa con gran discorsi e promesse a favore del comitato Murati Vivi per la restituzione delle aree militari, adesso cambia (?) vestito e sceglie quello che le si addice di più ...quello fatto di medaglie e di mostrine. 
Eh si, perchè il potere politico, militare ed economico sono sempre andati a braccetto in questa città asservita e venduta alla Marina Militare, basti solo pensare alle aree interdette ai più perchè insediamento militare (e che ora, con un grande atto di clemenza, ma più che altro perchè ormai strategicamente inutili, in parte stanno per essere restituite sotto lauto compenso), alla continua presenza dei sommergibili NATO a propulsione nucleare che qua sono riparati, alle numerose industrie che fabbricano armi (Oto Breda, Alenia Marconi systems- settore missilistico, Alenia Marconi -divisione navale, Fincantieri, MBDA, cantieri del Muggiano per citare solo le principali), ai centri di ricerca bellica ( CSSN-Centro Supporto E Sperimentazione Navale - Mariperman, Saclant-Nato, CNR), al distretto tecnologico di eccellenza, nuova trovata di Forcieri, orientato alla ricerca bellica.

La facilità e la leggerezza colposa con cui la UISP ha voluto associare il suo nome a quello delle forze armate, è il sintomo che in questa città i falsi pudori del no al militare sono tramontati perchè nessuno ne ha più da guadagnare... ed il silenzio assordante dei pacifisti, tavole per la pace, comitati e associazioni è disgustoso e sempre più indicativo che le posizioni pacifiste non siano altro che posizioni di comodo per attirare consensi...

Da anni conviviamo con lo sviluppo e la produzione di armi distruttive, con la devastazione ed il saccheggio del nostro territorio, con la presenza sempre più massiccia di tecnologia militare...forse è il momento di cercare di dimostrare che questo è quello che non vogliamo e che non vogliamo continuare ad essere complici e sudditi di questo modello di sviluppo che vada nella direzione di perpetuare il potere dei pochi a discapito dei molti. 

CIRCOLO LIBERTARIO BINAZZI - CSOA RDA MAYDAY - RETE CONTRO LA PRECARIETA'

giovedì 4 novembre 2010

L’ RDA. MAYDAY COME SPAZIO SOCIALE

SALDATURA ARTISTICA CON MATERIALI DI RICICLO
Il Centro è un insieme di spazi utilizzabili da chiunque abbia bisogno di un ambiente per lo svolgimento di attività sociali e artistiche, per farlo divenire sempre di più un luogo di aggregazione e di riferimento per tutti.
 
Il nostro invito va a coloro che, da Spezia e non, vogliano allestire e gestire corsi, laboratori o anche solamente un posto per la propria attività all' interno degli ambienti del Centro Sociale.

Le cose fondamentali che si chiedono a chi propone un qualunque tipo di iniziativa, sono che questa: 

- abbia un carattere sociale e nessuna connotazione partitica, 

- sia svolta nel rispetto delle altre attività del centro e dello spazio assegnatogli,

- non sia a scopo di lucro e per il proprio arricchimento personale.

Se l'iniziativa proposta risponde a questi tre punti non avrà nessuna difficoltà a essere approvata dal collettivo.

Oggi disponiamo di:

una biblioteca
una cicloofficina
una serigrafia
una sala prove
una falegnameria
due sale con palco per concerti e rappresentazioni
un laboratorio informatico con collegamento a internet gratuito
un laboratorio artistico di scultura e pittura
una rampa da skateboard indoor a breve

più vari spazi esterni, anche coperti, e ovviamente la possibilità 
e la voglia di rendere multifunzionale ogni metro quadrato del posto
al fine di utilizzare la struttura al 200 per cento

Ogni interessato può partecipare alle riunioni gestionali del collettivo,
che si tengono ogni lunedì sera dalle 21e30 in poi, per esporre la propria proposta

Vi aspettiamo!

ORGANIZZARE UNA SERATA O UN EVENTO

Ricordiamo, innanzitutto, che l' R.D.A. è un luogo autogestito e le persone che fanno parte del collettivo dedicano il loro tempo alla causa senza ALCUN tipo di compenso. 

Ogni guadagno finisce nella cassa comune per poter coprire le spese gestionali, per sostenere attività e laboratori all'interno del centro e per l'organizzazione di eventi futuri.


 

Ci sono però delle cose da cui non si può prescindere, sia per lo spirito e le idee che animano questo centro sociale che per poter instaurare buoni rapporti con le persone del collettivo con cui dovrai collaborare.

 PROPORRE UNA SERATA/EVENTO
Per prima cosa, se vuoi proporre una serata e sei di Spezia, 
devi presentarti IN RIUNIONE AL LUNEDI' per discuterne di persona, 
così da dirci di cosa hai bisogno a livello tecnico (impianto, luci, ecc...) 
quanti soldi ti servono per i rimborsi, verificare la disponibilità ad ospitare
i gruppi che vengono da fuori e fissare una data.
Se hai in mente una data specifica ti consigliamo di venire almeno 3 mesi prima, 
 o potrebbe non essere  più disponibile. 
Sarà inoltre NECESSARIA la tua presenza alla riunione del lunedì prima dell'evento,
per evitare spiacevoli contrattempi dell'ultima ora. 
 
PROMOZIONE DELLA SERATA/EVENTO
Sarà tua responsabilità fornire il file del manifesto da diffondere in rete,
insieme a tutte le altre informazioni che ci fornirai sulle motivazioni della serata e sui gruppi.

 
IMPIANTO E FONICO
Il May Day dispone del proprio impianto di base, 
ma è necessario uno scambio di informazioni riguardo a 
amplificatori da palco, batteria e altre richieste per potersi 
muovere per tempo e venire incontro alle esigenze del caso.
In caso non si disponga di un fonico per il mixer vale lo stesso discorso.

IL GIORNO DELLA SERATA/EVENTO
Per montare e fare il check dei suoni cerca di presentarti prima possibile,
 

e comunque almeno 3 ore prima dell'inizio dell'evento.

CENA E PERNOTTAMENTO
E' importante sapere quanti dei musicisti ceneranno e dormiranno al centro
per organizzarsi con spesa, coperte e divani
 
FREE DRINKS
Ad ogni componente dei gruppi vengono date 2 bevute omaggio (acqua gratis).
 
CHIUSURA
Non esiste un vero e proprio orario di chiusura, indicativamente fino alle 4,00
non ci sono problemi, ma oltre tale orario, solo se ne abbiamo discusso insieme 
e ovviamente verificata la disponibilità delle persone.

RIMBORSI
In base ai rimborsi concordati con i gruppi che suoneranno,
si stabilisce insieme un prezzo di ingresso che non può mai essere sopra ai 5 euro
per scelta del collettivo.. 
Appena raggiunta la quota stabilita si interrompe il banchetto all'ingresso, 
a meno che la serata non abbia scopo benefit

Assemblea Gestionale tutti i Lunedi ore 21:30
C.S.O.A. RDA MAYDAY

mercoledì 3 novembre 2010

DOVE SIAMO...

Superstrada A15 direzione LA SPEZIA
Uscita LERICI-PORTO
Al bivio prendere a destra per ZONA INDUSTRIALE
e al semaforo girare a sinistra verso la Metro.
Alla rotatoria di fronte all'ENEL girare a sinistra
proseguire fino all'autolavaggio QUICK QUACK e girare a destra
(c'è una palma aracione all'esterno dell'autolavaggio)
proseguire per 300m fino ad uno slargo.
Qui sulla destra c'è un cancellone bianco che è quello del May Day.

COLLE DER FOMENTO INTERVISTA ESCLUSIVA PRIMA DEL LIVE 26/11/2005



Incontriamo stasera i Colle der Fomento, formazione Rap
HardCore che da “Non Ci Sto con la Testa” di 10 anni fa (al momento
dell'intervista n.d.a.) circa ad oggi ha rappresentato ovunque …e “comunque”
l’Hip Hop genuino italiano, con i riferimenti alla scena hard core americana e le citazioni delle altre realtà italiane, che li hanno resi oggi un gruppo fuori
dalla mischia e con lo sguardo puntato verso la realtà e all’avanguardia come sonorità e pensiero …
Li incontriamo poco prima del concerto, qui al CSO RDA May Day di La Spezia,
Danno, Masito aka Beffa e Dj Baro, non perdiamo altro tempo!
 
Intanto atteniamoci al presente: è uscito il vostro nuovo singolo

DANNO: E’ uscito il singolo con tre pezzi più un remix, che è l’antipasto di
quello che ci sarà sull’LP.
 
Una delle formazioni più di impatto del panorama Hip Hop italiano, sempre in
gioco e sempre attenti al sociale, cosa è cambiato in questi dieci anni nel
vostro modo di fare musica e nella risposta che recepite dal pubblico?

D: Nel modo di fare musica siamo ora più caotici di prima, perché prima
avevamo un membro interno al gruppo che si occupava di tutta la parte  
musicale e di registrazione, cosa che ora non c’è più, quindi siamo un pò
più zingari della musica, andiamo un pò da chi ci ospita e quindi da chi ci
fa sentire le cose buone. Dal punto di vista dell’attitudine siamo cambiati
forse più dal primo al secondo disco, quando abbiamo abbandonato la parte
più pischella e più… concentrata sul romanesco, sull’”aò famo caciara”, cioè
la parte dei rapper macchietta…

MASITO: Prima i testi erano molto più in romanesco, era più il modo di fare,
oppure per spinge (spingere n.d.a. ) la città perché c’era poco rap, prima,
in Italia, quindi dovevamo fà quelli di Roma, che parlavano di Roma
eccetera, poi abbiamo abbandonando il dialetto in favore dell’italiano,
sempre più italiano, anche per arrivà a più gente, non che il romano non si
capisca, però pensiamo che sia più difficile fare rap italiano, in italiano
appunto, nella lingua proprio nostra…

D: Poi siamo cambiati perché, mentre all’inizio ci interessava molto tra
virgolette il lato più fisico del fomento, quindi saltavamo sul palco,
strillavamo una cifra, adesso portiamo un rap…che in un certo senso è più
calmo, però è più comprensibile, le parole si devono capire, sono sillabe
ben scandite, perché ci teniamo che i nostri concetti, le nostre idee, le
nostre emozioni arrivino…
 
Sostenete spesso che bisogna vivere qualsiasi cosa sulla propria
pelle, sarà ancora questa l’ispirazione dei vostri testi più sociali?


M: Quando sei pischello, vai contro tutto e vuoi spaccà tutto il mondo,
perché non ti rendi conto della realtà, poi crescendo, purtroppo, un minimo
tutti si devono omologare a quelle che sò le regole di come si vive, del
lavoro, eccetera, a livello di rap, noi abbiamo, bene o male, anche nel
passato, trattato sempre temi sociali, perché comunque siamo gente che viene
da borgate di Roma, o da quartieri più o meno incasinati.

D: Roma è una città vuoi o non vuoi politica, a suo modo, cresci con le  
croci celtiche o con le falci e martelli sui muri,  per cui non dico che per
forza ti devi schierare, noi  non ci siamo mai schierati, né da una parte né
dall’altra, comunque rimanendo, io sicuramente, ma penso anche gli altri del
colle antifascisti, di sicuro non di destra, però non abbiamo mai appoggiato
una certa corrente politica, abbiamo  più cercato di trovare il nostro modo
di dire le cose, ma inevitabilmente, quando cresci, come dice Masito, anche
il fatto che devi lavorare e  ti scontri con la vita e con la società tutta,
ti viene più spontaneo parlare, anche nei testi di sociale, perché le cose
le vivi più, diciamo, da adulto, non sei più il figlio, che c’hai chi pensa
le cose per te, ma ti scontri con tutto il mondo burocratico, con tutto il
mondo dei fatti concreti e non solo del mondo dei teen ager, fatto di  film,
ispirazioni… però è un misto: noi possiamo scrivere testi da una frase che
ci piace, come da una cosa vista in televisione, o come da una cosa che ci
succede… naturalmente ci dobbiamo credere, vivere sulla propria pelle vuol
dire anche quello, credere quello che uno dice, non dire le cose solo perchè
fa comodo dirle, o perché è figo dire una cosa del genere.
 
Bene, cosa c’è da dire sul vostro disco che non trapela dalle rime e dalle
sonorità? Avreste aggiunto o tolto niente?


D: Lo stiamo ancora finendo..

M: Si, è venuto fuori dopo tanti anni di produzione lenta, siamo sempre stati
uno dei gruppi che, fortunatamente ha sempre suonato, qua e là in giro per
l’Italia, abbiamo continuato a fà i nostri testi, la nostra vita, non siamo
usciti con un disco vero e proprio e quindi si abbraccia un periodo di
tempo, abbiamo dei pezzi registrati, scritti nel 2000 e registrati  nel
2002, che usciranno quest’anno o il prossimo, noi abbiamo sempre raccontato
un periodo, questo è, se vuoi, un po’ più lungo, ma è comunque un periodo
lungo, quindi c’è anche una crescita personale nostra.
 
Chi collabora con voi?

D: A livello di produzioni musicali, quindi di beat,  ci sarà Squarta
dei Cor Veleno, Mister Fell, ci sarà Shocca, ci sarà Turi, David
Nerattini aka Little Tony Negri,che è uno grosso, uno che ha fondato la
rivista Superfly, invece come featuring ci teniamo la suspance, non lo
diciamo.
 
Chuck D dei mitici Public Enemy è il primo sostenitore dell’importanza del
downloading per la diffusione della musica tra la gente, in effetti ad
esempio in Italia i prezzi di vendita non sono quasi mai accessibili, voi
cosa ne pensate?


D: Io sono favorevole al downolading, spero che chi ama la musica, chi è
interessato, se si sente un bel disco scaricato da internet e se reputa che
il prezzo valga la pena, si compra anche il disco, perché gli fa piacere
avere proprio l’oggetto. Ad ogni modo è tempo che la musica la facciano i
musicisti, chi ha intenzione di sudare sui palchi, non soltanto i prodotti
costruiti al  tavolino, alla fine se crollano un pò le vendite, ma aumenta
il bacino di utenza di chi ascolta quel cantante perché se l’è scaricato,
più gente andrà ai suoi concerti.

DJ BARO: La grossa colpa dei colossi musicali è che non hanno sfruttato
questo fenomeno, avrebbero dovuto studiare una logica di mercato differente,
abbassare i prezzi e sfruttare il fatto che c’è più diffusione della musica
attraverso il downloading e quindi permette a più gente di arrivare a
comprare il supporto musicale, Cd o Vinile che sia, per me non si è
sfruttato il mezzo, i big si sono comportati come normalmente si comportano
le major di alto livello.

M: I musicisti, specie quelli famosi, che parlano male di internet e di chi
scarica musica, ci fanno anche una figuraccia, perché è
gente che comunque si è costruita una carriera su prezzi altissimi e,
quindi, dovrebbe stare un pò zitta se adesso la gente si è trovata un modo,
una svolta, in un  periodo di caos, per prendersi una cosa gratis, perché
ormai di gratis non c’è niente.

D: Bisognerà aspettare un pò di tempo, quindi si troverà un equilibrio tra
chi scarica e chi compra, la cosa più estrema da dire, la dico, perché mi
piace dirla, è che ci perderanno le case discografiche, che diventano
sempre più inutili, perché vent’anni fa registrare un disco costava
tantissimo, ora te lo fai a casa, con le tecnologie nuove, distribuire un
disco era difficile, ora c'è internet, promuovere è ancora difficile e
costoso, arrivare in tv ancora di più, ma  un sito internet te lo fai con
pochi soldi, per cui la ragione d’essere delle case discografiche sta
finendo, tra un pò non serviranno, se vuoi fare musica te la fai a casa, ti
prendi gli strumenti, impari a usare quelle due o tre macchine, con cui si
fa tutto, e lo fai.
 
Che differenza c’è tra l’hip hop e il rap della capitale e quello del resto
d’Italia? In una metropoli c’è di certo più competizione ma sicuramente
anche più situazioni che possono allontanarti dallo spirito originario del
divertirsi e stare insieme dell’Hip Hop originale….


D: Ci siamo allontanati da anni da quello spirito, Roma poi è una città
coatta nel bene e nel male, quindi ci sarà sempre lo scazzo, anche se
educato, come al tempo ci fu tra noi e Piotta, ognuno deve dì la sua e vuole
primeggiare e questo va pure bene, perché porta più in alto il livello della
competizione, Roma è una città fatta a modo suo, i romani sò fatti a modo
proprio, come nelle altre città, vedi Milano o Napoli, poi è una cosa che va
proprio di moda, quindi…
 
Ancora su Roma, a quanto si dice, c’è sempre stato nel tempo uno stringersi
ai minimi termini e un riallargarsi a macchia d’olio della scena Hip Hop più
seria, questo è ancora vero?


D: E’ colpa del traffico di Roma, che si muove a scatti e poi si riferma, è
la mentalità romana, siamo una città più disorganizzata rispetto a città
lavorative e molto produttive, molto… dove tutto funziona, per cui fa parte
anche della mentalità della gente, forse, noi ne siamo un esempio, abbiamo
avuto momenti di sprint, momenti in cui siamo stati più per conto nostro e
altri in cui siamo tornati di prepotenza su Roma,  o tre anni in cui noi non
abbiamo proprio suonato, non ci invitavano…e poi siamo tornati.

M: Sono tempi parecchio cinici e la gente sta da sola; nel periodo degli anni
ottanta e primi anni novanta, si stava più insieme, si stava più per strada
e ce stavano meno cose, ora è un periodo in cui ci si divide, si sta a casa,
si costruisce la propria barriera…
 
Seguite il rap francese? C’è secondo voi un ritorno all’ascolto dei gruppi
francesi?


B: Secondo me si, in Francia c’è sempre stato un grosso bacino d’utenza,
rispetto a qui, c’è una scena che già prima era grande e ora lo è anche di
più, anche per questione di numeri e fisica che non avremo mai qua,  non è
una questione di usanze, o problemi, o altro

M: Per il gusto mio, il rap fatto dal bianco francese non mi piace, mi suona
molto male e rigido, mentre  gli stranieri che stanno in Francia hanno
portato uno slang che suona molto meglio, vedi gli IAM…
 
Che messaggio per i giovani?

D: Non sprecare il proprio talento

B: Non diventare delle macchiette, dei personaggi sul palco o sotto al palco:
in qualsiasi luogo, bisogna essere se stessi

M: Se la gente vuole fare rap lo provi, se lo studi, impari ad amarlo da sola
con se stessa, in camera propria, con un foglio e una penna, prima di salì
sul primo palco che capita e fa schifezze, tresciate, dì cose assurde senza
senso, che se lo provi e si innamori di quello che fa e quando s’è
innamorato, trovi un palco, faccia un disco o un cd, perché quel tempo non
c’è più, quel tempo in cui uno impara, si  fa le prove, va alle serate e
sale non c’è più, adesso un gruppo la prima cosa che scrivono esce su disco,
quindi il livello è bassissimo, in Italia, proprio bassissimo, a livello di
suoni sembrano tutti americani, ma a livello di contenuti zero proprio, un
trentenne non se lo può ascoltà il rap, io ho trent’anni e  non riesco a
ascoltà quasi nessun gruppo italiano, nun c’ho proprio interesse a
ascoltare…
 
www.collederfomento.com
collederfomento@hotmail.com


Ciclo film "MACCHERONI, MACARONI, MACARRONE" Luglio 2005

Una bellissima sala cinematografica vi aspetta presso l'R.D.A. MayDay.. Come in ogni cineclub che si rispetti le proiezioni saranno affiancate da
una breve presentazione ed un eventuale dibattito a seguito.
Segue il programma di Luglio  
 
TUTTI MERCOLEDI Dalle 21:30
  • 29/06 Il Tempo Dei Gitani (1988) di Emir Kusturica
  • 06/07 Vesna Va Veloce (1996) di Carlo Mazzacurati
  • 13/07 Lamerica (1994) di Gianni Amelio
  • 20/07 La Sposa Turca (2004) di Fatih Akin

LA PRIMA MAIL DELL'11 MAGGIO 2005

Salve bella gente, 
 
Vi ricordo gli appuntamenti per questa settimana..:
 
- Giovedì 12 /5  alle 9:00 si comincia a sistemare 
il posto e ci si accorda per il week-and
 
-Venerdì ,da quando volete voi, si può collaborare
con la propria presenza all'okkupazione del MayDay
 
- Sabato festone "pubblico" a partire dalle 9 +o-
Ci si becca all'Enel!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 
 
Ciao

CHI SIAMO...

Lo spazio occupato oggi dall' R.D.A. sono l'ex mensa e gli spogliatoi dismessi delle cooperative che lavoravano all'interno della centrale ENEL.
L’area é stata donata dalla stessa ENEL al Comune, come risarcimento (si fà per dire...) dei danni provocati dall' inquinamento generato dalla centrale da quando è attiva, ed è in disuso dal 2000 circa, senza progetti concreti di riutilizzo.
L'occupazione e' avvenuta il 15 maggio 2005, in seguito allo svolgimento della MAY DAY, una street parade alternativa alla grande mobilitazione dei sindacati confederali che si proponeva di rappresentare il variegato mondo del precariato sociale.
Innanzi tutto, SIAMO un centro sociale autogestito e occupato, votato ad essere uno spazio sociale ANTIFASCISTA, ANTIRAZZISTA, ANTIMPERIALISTA CONTRO OGNI LOGICA DI PARTITO E DI CLIENTELISMO.
Non accettiamo la logica della delega, dell'idea che sia qualcun' altro a dover difendere i nostri diritti e che ci debba costruire un mondo migliore.
Crediamo nell' AUTORGANIZZAZIONE DELLE REALTA', siano esse lavorative, sociali, politiche slegate da ogni sindacalismo, servilismo, per creare una vera spinta di cambiamento rivoluzionario.
SIAMO antimilitaristi soprattutto in una città che e' tra le principali produttrici di armi in Italia, e che ospita arsenali navali, reparti speciali, depositi di munizioni, sottomarini nucleari e chissà cos'altro...
SIAMO contro lo sfruttamento in tutte le sue forme, lavorando insieme ad altre realtà contro la forma di schiavitù che più ci è vicina e ci colpisce:
LA PRECARIETA'.
SIAMO contro la mercificazione e lo sfruttamento della cultura (vedi SIAE, major,ecc...), spingiamo per le autoproduzioni, DIY, Copyleft e tutto ciò che liberi la cultura dalle catene del profitto.
SIAMO un centro di documentazione e controinformazione, un laboratorio teatrale, un luogo dove si fa buona musica, un ambiente dove ci si può bere una birra e chiaccherare, un posto in cui si lavora duramente.
SIAMO uno spazio liberato all'interno di una città addormentata, murata, militarizzata, inquinata come La Spezia.
SIAMO per l'unione delle forze e delle idee da parte di individui e realtà diverse spingendo all'utilizzo consapevole e partecipativo delle strutture che il centro può offrire.
Per questo Vi invitiamo a partecipare alle iniziative ed a proporne di nuove, questi metri quadri sono a disposizione.


CONTRO LE UNIFORMANTI REGOLE DEL MERCATO GLOBALE,
SOPRA LE POLITICHE GIOVANILI MIOPI
DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE,
DENTRO IL TESSUTO SOCIALE DELLA CITTA' DI SPEZIA